La prevenzione degli incendi ha come obiettivo la tutela e la sicurezza della vita umana e dell’incolumità delle persone dai rischi dell’incendio. È pertanto al centro di complesse normative.
Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è un attestato, rilasciato dai Vigili del Fuoco, che ha lo scopo di certificare il rispetto della normativa della prevenzione degli incendi, attestando che i locali dell’edificio in esame rispettano tutti i requisiti di sicurezza necessari a proteggere persone e cose.
Il CPI ha una validità limitata nel tempo, pari a 5 anni: alla scadenza dovrà essere rinnovato
In cosa consiste il rinnovo del certificato prevenzione incendi
In fase di avvio o modifica di un’attività, l’iter autorizzativo si conclude con la presentazione della cosiddetta SCIA antincendio ai Vigili del Fuoco. Con questa pratica il titolare dell’ attività ai fini del rilascio della autorizzazione attesta di aver fatto tutto quello che c’era da fare per realizzare l’attività in conformità alle norme di prevenzione incendi.
Tuttavia l’obiettivo della sicurezza antincendio non si raggiunge solo una tantum. Si tratta di un qualcosa che va invece perseguito e garantito nel tempo.
Il fatto è che le opere e gli apprestamenti di prevenzione incendi realizzati, come tutte le cose, non sono eterni, va pianificata una continua azione di manutenzione e sorveglianza deli apprestamenti antincendio.
Ecco quindi che, sulla base dell’obiettivo di mantenere efficiente, nel tempo, la sicurezza antincendio della attività, la legislazione prevede l’obbligatorietà di verificare e “rinnovare”. Tramite un procedimento ad hoc, la conformità antincendio precedentemente ottenuta.